Giorno
9:
Il
personaggio con cui ti vorresti scambiare di posto per un giorno
La
mia scelta verrà ritenuta forse un po' strana, ma un personaggio
che mi ha affascinato sopratutto nel progredire della lettura
della trilogia,
con le sue numerose sfaccettature,
è stata
Lisbeth
Salander in:
Uomini
che odiano le donne,
La
ragazza che giocava col fuoco
e
La
regina dei castelli di carta
di
Stieg
Larsson.
Mi piacevano la sua
determinazione, la sua intelligenza e apprezzavo la
velocità e prontezza di riflessi che emergevano nel boxare e la
diversa sensibilità nel vivere le varie esperienze (che sembrava
a volte quasi una mancanza di sensibilità!) Una socialità molto
particolare senza dubbio. Forse il neo maggiore della protagonista
è l'assenza di umorismo, ma per un giorno ne potrei fare a
meno... giusto il tempo per trasferire i ricchi fondi di
millantatori senza scrupoli in conti di gente più meritevole ;-)
|
Day
9:
The
character you would change your place with for one day
My
choice would perhaps appear a bit strange, but a character that
fascinated me, above all proceeding with the reading of the
trilogy, with all her various facets, was Lisbeth
Salander
in:
The
Girl with the Dragon Tattoo (original
title in Swedish:
"Men
Who Hate Women")
The
girl who
played with fire and
The
Girl Who Kicked the Hornets' Nest
by
Stieg
Larsson.
I
liked her determination, her intelligence and I appreciated her
speed and quickness of reflex that emerged when she boxed and the
"different" sensitivity living her experiences (that
sometimes seemed almost lack of sensitivity!) A peculiar sociality
without doubt. Perhaps the protagonist's major flaw is the lack of
humour, anyway for one day I could manage without it... Just to
have the time to transfer the rich funds owned by braggarts
without scruples to counts possessed by more worthy people ;-)
|
Wednesday, February 29, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
Tuesday, February 28, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
Giorno
8:
Un
libro che amavi e che ora odii
Oggi
ho messo insieme due domande molto diverse:
quella
inglese: un libro che ti ha spaventato
e
quella italiana: un libro che amavi e che ora odii
Avendo
trovato un'unica risposta:
i
libri di Patricia Cornwell
Lo
so, sono libri ben scritti o che per lo meno presentano una
scrittura scorrevole. Però le descrizioni sono talmente
dettagliate e cruente (e anche, suppongo, realistiche - e questo è
il motivo per cui mi "spaventano") che ne ho fatto
indigestione! E questo è il motivo per cui non riesco piu' ad
apprezzare questi racconti.
Tra
l'altro i protagonisti principali si sono evoluti (mi verrebbe da
dire "involuto") in modo irritante snaturando quella che
era una bella squadra: il capo illuminato e sensibile è morto; un
poliziotto burbero, ma capace, fa ora un uso smodato di alcool;
Key, la protagonista, da donna sicura e determinata si è
trasformata in una persona piagnucolosa e indecisa; la nipote in
gamba sta seguendo la stessa strada della zia verso
l'insulsaggine. E tutti loro vivono relazioni complicate e
sofferte!
E mi fermo qui... |
Day
8:
Book that scares you/Book
that
makes you sick
Today I put
together two very different questions:
the English
one: books that scares you/makes you sick
the Italian
one: a book you loved and that now you hate
Because I
found the same answer:
the books by
Patricia Cornwell
I know,
they are good written or, at least, permit a fluent reading. But
the description are so detailed and cruel (and, I suppose,
realistic too - that's why I'm "scared" reading them)
that now they appear stodgy to me! That's why now I cannot
appreciate these stories anymore.
Moreover
the main characters evolved (I rather say "involved") in
such an irritating way that it denatured what was a good team: the
enlightened and sensible boss died; a crusty, but efficient
policeman became an heavy drinker; Key, the protagonist, a
reliable and resolute woman, turned into a whining and undecided
person; her smart nephew is following the same direction towards
the vapidity. And all of them are living complicated and hurting
relationships!
And I will stop here... |
Monday, February 27, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
Giorno 7: La tua citazione preferita
Domanda non semplice per una "collezionista" appassionata di
citazioni di libri (e film). Quella che sceglierei è una di Giovannino Guareschi,
probabilmente poco nota :
L'umorismo cammina nel sentiero del paradosso.
E il sentiero del paradosso è la scorciatoia per arrivare alla verità.
Scrittore (giornalista e caricaturista) italiano fra i più venduti
all'estero e fra i più tradotti nel mondo, viene ricordato soprattutto per la
serie di film tratti da dei suoi romanzi umoristici, riflesso di uno spaccato
di storia tipicamente italiana, in cui si vedono contrapposti don Camillo, un prete politicamente impegnato che ha il vezzo
di parlare con Gesù, e un sindaco comunista di un paesino della
"bassa" Romagna.
Un autore da riscoprire anche al di fuori della collaudata coppia di
antagonisti Camillo-Peppone; soprattutto nei libri di carattere
autobiografico, con il salace umorismo sempre attuale.
|
Day 7: Book that
you can quote/recite
Not easy question for a passionate "packrat" of quotes from
books (and movies). Anyway, my choice would be the following, probably not
very known, one by Giovannino Guareschi:
Humour walks on the way of paradox.
And the way of paradox is the
shortcut to reach the truth.
Italian writer (journalist and caricaturist), one of the bestselling
Italian author in foreign countries and the most translated in the world, he
is remembered above all for the series of movies extracted from his
humoristic stories, slice of typical Italian life where one can see opposed
Don Camillo, a politically committed priest that has the odd habit to talk
with Jesus, and the mayor of a little town in "low" Romagna.
An author to re-discover even beyond the stable couple of antagonists
Camillo-Peppone; above all in autobiographic books, with his pungent humour always
relevant.
|
Thursday, February 23, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
Giorno
6:
Il primo libro che hai letto
Non
ricordo quale sia stato il primo libro che ho letto. Ho avuto la
fortuna di nascere in una famiglia che viveva in mezzo ai libri e
li amava. Una famiglia che si è sempre preoccupata che noi
bambini avessimo i “nostri” libri fin da quando eravamo in
culla (e questo quando ancora i libri per bambini non erano con
colori sgargianti e materiali diversi). Ma a questa domanda (e in
particolare a quella inglese che recita “il libro preferito come
giovane adulto”) quello che mi viene subito mente è:
“D'amore
e ombra” di Isabel Allende
Nonostante
io abbia letto molto prima di scoprirlo, questo racconto ha fatto
scattare qualcosa in me, creando un nuovo rapporto con la lettura
in genere. Un romanzo certo, ma anche uno spaccato di storia. Una
scrittura avvincente e un racconto coinvolgente per quanto non
facile e così lontana dalle esperienze vissute. È quasi come se
fossi cresciuta insieme alla protagonista, acquisendo coscienza e
consapevolezza di realtà diverse dalla mia.
Dieci e lode alla Allende e a tutti i suoi libri! |
Day
6: Favourite
young adult book
Also
today the Italian and English questions are different, but both
have the same answer. The Italian question talk about the first
book I ever read. I had the lucky to grow up in a family that
loved books and lived surrounded by them; besides it took care
that we children had our “own” books since we were in the
cradle (and this was in a period in which children books were not
made in bright colours and of different materials). Anyway at this
question what immediately springs to mind is:
“Of
Love and Shadows”
by I. Allende
Although
I read much before discovering it, this book triggered
something in me, creating a new relation with the reading in
general. A romance for sure, but also a piece of history. An
absorbing writing and an involving, though not easy and far away
from common life's experience, story. It is as if I grew up
together with the protagonist, acquiring conscience and awareness
of realities that are different from mine.
“A”
cum laude
to Allende and all her books!
|
Saturday, February 18, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
Giorno 5: Un libro che ti ha fatto fuggire dal mondo
Di
primo acchito mi verrebbe da rispondere che qualsiasi libro ti fa
fuggire dal mondo, o meglio: ti fa entrare in un mondo diverso. Ma
il "fuggire dal mondo" mi evoca begli ambienti – in
senso lato, non solo materiale! – e situazioni di benessere per
l'anima (la domanda inglese è leggermente diversa: il libro in
cui vorresti vivere - anche questa domanda mi evoca appunto
serenità).
Perciò
inizierei ad escludere i libri a sfondo psicologico-sociale, come
ad esempio quelli di Torey
Hayden, che
riguardano la sua esperienza come insegnante specializzata
nell'aiuto di bambini affetti da disturbi comportamentali dovuti a
situazioni di disagio (se non violenza) familiare. Dei libri che
si leggono d'un fiato e che danno speranza, ma certo non il
"massimo" per fuggire la quotidianità e dimenticare per
un po' le piccole difficoltà. Oppure mi piacciono molto i gialli,
che sono a volte piuttosto cruenti.
No, devo cercare altrove.
Qualche
romanzo d'amore? Chissà perché però uno dei due protagonisti,
se non entrambi, hanno subito qualche trauma prima di
"abbandonarsi" al grande amore. Benissimo per
quest'ultimo, ma vorrei saltare la parte che lo precedere ;-)
Guardando tra gli scaffali, l'occhio mi cade su:
“La casa” di Daniel Steel
Ecco,
alla fine sono finita sul "rosa"! In realtà ciò che mi
è piaciuto di questo racconto, tutt'altro che melenso, è stata
proprio lei: la casa, che fa da chiave di volta, da punto
d'incontro tra i due protagonisti. Trasformata con pazienza e
perseveranza, quasi "accudita", perché diventi
l'ambiente adatto in cui trascorrere la vita circondati dai propri
affetti e i propri amici; trasformazione che si fonde con la cura
della propria anima.
|
Day
5: Book you wish you could live in
The
Italian question is slightly different: "a book that made you
escape from world". Well, every book takes you to another
world, but "escape from world" evokes in me beautiful
environment – in a broad sense, not only material! – and wealthy condition on which to bone up. Therefore a situation in which one wish to be able to live in. (In this sense I find the two questions really similar)
So
I would start to exclude all the social/psychological books, such
as those by Torey Hayden that concern her experience as teacher specialized in helping children affected by social disorder due to critical (if not
violent) experience in their own family. Books that you read in one blow and that give you hope,
but for sure not the top in order to escape from daily life and
forget its little difficulties! Or, for example, I love
thriller... But living in one of these bloody stories doesn't seem
to me a good idea!
No,
I have to look somewhere else.
Perhaps
some love affair books! But how come that one of (if not both) the
main characters have previously suffered from some trauma before
falling in great love? Well for the latter, but I would avoid the
previous part :-)
Looking
among the shelves full of books, my eye fall on:
“The
House” by
Daniel
Steel
There!
At the end I selected a romantic novel! Actually what I liked in
this all-but-not-sappy story was exactly it: the house, that is
the keystone, that becomes the meeting point between the two
protagonists. Transformed with patience and perseverance,
almost... "nursed" to become the suited environment in
which you can spend your own life surrounded by your own relatives
and friends; transformation that also means taking care of your
own soul.
A common passion so, that joins the main characters, an out of the ordinary passion for sure, but that anyone could undertake.
|
Tuesday, February 14, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
Giorno 4:
Un libro che ti ha commosso
“Mille splendidi soli” di Khaled
Hosseini
Penso
che questo libro non abbia bisogno di presentazioni. L'autore
tratta con rara sensibilità il tema della condizione femminile
afgana «inventando» una storia commovente e
coinvolgente.
Personalmente ho trovato questo secondo libro
scritto da Hosseini ancora più bello de «Il cacciatore di
aquiloni», già questo racconto splendido!
|
Day
4: Book that makes you cry
“A
Thousand Splendid Suns” by
K. Hosseini
I think this book does not need any presentation. The author deal,
with rare sensibility, with the theme of the Afghan female
condition, «inventing» a touching and involving
story.
This is the second book written by Hosseini and I personally found it even more beautiful than «The Kite Runner», that already tells a wonderful story! |
Monday, February 13, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
[La
domanda italiana è totalmente diversa da quella inglese, ma il
libro da me prescelto è lo stesso.]
Giorno
3: un libro che ti ha consigliato una persona importante per te
(Domanda
inglese: un libro che ti ha fatto veramente ridere)
Questo
libro mi è stato consigliato da un amico per me speciale.
Considerando però che i nostri gusti erano molto diversi, ho
esitato e procrastinato prima di decidermi ad acquistarlo.
La
buona notizia è che non si tratta di UN solo libro, ma di una
serie prodotta dallo stesso autore:
James
Herriot
In realtà Herriot non nasce scrittore, bensì veterinario
e solo dopo la seconda guerra mondiale si decide a raccontare ciò
che gli è più familiare: la sua esperienza di veterinario nella
campagna dello Yorkshire, in cui si deve cimentare con animali
“domestici” di taglia insolita: capre, cavalli, mucche,
tori... e con la scontrosità di alcuni contadini locali. Il tutto
coronato dalla bizzarria del suo capo!
Sono
dei racconti spassosissimi che fanno apprezzare la natura in tutte
le sue forme e manifestazioni.
Il primo libro che scrisse è:
“Se solo potessero parlare”
Ma
il successo di pubblico arrivò con il secondo (storia da cui
venne tratto un film e una serie televisiva):
“Creature grandi e piccole”
|
[The
Italian question is completely different from the English one, but
the selected book is the same.]
Day
3: Book that makes you laugh out loud (Italian
question: a book recommended by a person, that is important for
you)
A
special friend of mine suggested me this book. But, since we had
very different tastes, I hesitated and procrastinated the decision
to purchase it.
The good news is that this is not just ONE book, but a series of books (although not a sequel!) by the same author:
James
Herriot
Actually,
Herriot is not “born” as a writer, but as a veterinarian and,
only after the second world war, he decides to tell a story about
what he was more confident on: his experience as veterinarian in
the Yorkshire Countryside. Here his responsibilities put him in
contact with “unusual–size” animals: goats, horses, cows,
bulls... and with the peevishness of some local farmers. To all this add the oddity of his boss!
They are really hilarious stories, that make people appreciate the nature in all its forms and manifestations.
The first book he wrote is:
“If
only they could talk”
But
the public success arrived with his second book (from which a film
and a serial were made):
“All
Creatures Great and Small”
|
Sunday, February 12, 2012
30 GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
E
ora la cosa si fa interessante! La maratona libresca italiana e
inglese ha alcune domande diverse e per di più in ordine sparso!
Seguirò l'ordine “anglosassone”, cercando di far “coincidere”
le risposte. In fondo l'importante è parlare di libri :-)
Giorno
2: il libro più brutto tu abbia mai letto
Questo
secondo me non è solo il libro più brutto io abbia mai letto, ma
è un libro scritto proprio male, con personaggi poco credibili e
negativi.
Mi
era stato consigliato un paio di anni fa da un'amica, che
conosceva l'autrice. Era un libro auto-pubblicato (a pagamento).
Il fatto che le case editrici ne avessero rifiutato la
pubblicazione non era certo indice di scarso valore, quindi decisi
di acquistarlo. Era il primo libro dell'anno e devo dire che è
stato un inizio “libresco” disastroso!
Il
titolo? Non ve lo dico (la versione inglese nemmeno c'è)! Pur
avendo le persone gusti differenti, tutta la cerchia di
amiche/amici a cui era stato consigliato si è mostrata di parere
unanime e... io non voglio avere sulla coscienza altri lettori
delusi ;-)
|
And
now things become interesting! The English 30 Day Book Challenge
Marathon differs from the Italian one! I will follow the
“Anglo-Saxon” order, trying to let the answers correspond.
After all, what matter is to speak about books :-)
Day
2: Least favorite book
In
my opinion this is not only the worst book I ever read, but it is
really a bad written book, with negative and not plausible
characters.
A
friend of mine – that knew the author – suggested it to me.
It was a self-pubblished book (with a considerable initial
disbursement). The fact that many publishing houses refused to
print it was not indicative of little value, therefore I decided
to buy it. It was the first book of the year and, I must say, the
“reading” beginning of that year was a proper disaster!
The
title? I won't say (besides no English version exists)! Although
people have different tastes, the whole crew of friends that read
it, showed an unanimous judgement and... I don't want to have
other disappointed readers on my conscience ;-)
|
Saturday, February 11, 2012
3O GIORNI DI LIBRI - 30 DAY BOOK CHALLENGE
È già qualche giorno che vedo questa pagina di facebook "in
giro". Ma essendo un tantino acciaccata non sto "producendo"
molto. Vediamo però se riesco a "redimermi" con
questa "maratona libresca" di 30 giorni!
P.S.:
Visto che, di primo acchito, le domande sembrano “innocue”,
vorrei provare a rispondere anche in inglese. Ho infatti amici che
mi seguono dalla Germania, gli Stati Uniti e - se devo credere
alle statistiche del blog – anche dall'Alaska! … Non avrei mai
nemmeno immaginato di avere amici in Alaska: fantastica potenza
del web!
|
It is some days I saw this facebook page “surfing around”. But,
since in this period I have some little niggling aches, I am not
“producing” so much. So, let's see if I will be able to
“redeem” myself with this “book marathon” of 30 days!
P.S.:
Since, at a first glance, the questions seem to me "Innocuous",
I would try to answer also in English. Indeed I saw some friends
follow me from Germany, USA and - if I have to believe to my blog
statistics - from Alaska, too! ...I didnt even immagine to have
friends in Alaska: wonderful power of the web!
… ehm
… hope you forgive my “broken English”...
|
Un libro scritto in maniera scorrevole e mai noiosa. Si legge d'un fiato!
Una biografia splendida di una scienziata (che ha vinto due premi Nobel), ma anche la storia della determinazione e abnegazione di una persona fuori dall'ordinario. Un ritratto dell'ambiente sociale e politico che la circondava e un libro pieno di umanità, ma anche di un po' di umorismo. Ne vorrei riportare un estratto, che dovrebbe fare riflette molti: "Allora, noi abbiamo la scelta fra due soluzioni. Descrivere senza nessuna restrizione I resultati delle nostre ricerche […] Oppure possiamo considerarci come I proprietari, gli 'inventori' del radio.” […] Maria riflette per pochi secondi. Poi dice: “È impossibile. Sarebbe contrario allo spirito scientifico. […] Se la nostra scoperta ha un avvenire commerciale, questo è un caso del quale noi non dobbiamo approfittare. E il radio servirà a curare gli ammalati... Mi sembra impossibile che se ne debba trarre un vantaggio.”
P.S.:
sfortunatamente, come altri splendidi libri, questo è fuori
catalogo e, già da anni, non è più stampato. Se ne possono però
trovare delle copie usate oppure in altre lingue. Credetemi ne
vale la pena!
|
A fluent written book never boring. You read it in one blow”!
A wonderful biography of a woman-scientist (that won two Nobel prizes), but also the story of the perseverance and self-abnegation of an out of the ordinary person. A picture of the social and political environment that surrounded her and a book full of humanity, but also with a bit of humour. I would like to quote an extract of it, that should let many people meditate on: "Well, then we have a choice between two solutions. We can describe the results of our research without reserve. […] Or else, we can consider ourselves to be the proprietors, the ‘inventors’ of radium”. [...] Marie reflected a few seconds. Then she said, “It is impossible. It would be contrary to the scientific spirit. [...] If our discovery has a commercial future, that is an accident by which we must not profit. And radium is going to be of use in treating disease. It seems to me impossible to take advantage of that.”
P.S.:
the Italian version is no more available (but used). On the
contrary, searching the web, it seems there are still (new and
used) English editions (the same for German and French).
|
Sunday, February 5, 2012
And now, a bit of English
The trailer of the book "Friends on Facebook, Neighbours on Farmville - Tales of everyday Madness" (English e-book available in Amazon):
Friday, February 3, 2012
Un po' di vintage...
Di seguito un breve brano scritto per il concorso "Tiro Rapido" (edizione 2009) indetto dalla Porsche in collaborazione con "L'Europeo": 550 minuti per stilare un racconto noir da una traccia data al momento e con un massimo di 2500 caratteri.
E' stato la mia prima pubblicazione :-)
Il colpo
Ancora una volta impugno
una mazza. La mano ferma, il corpo che si protende in avanti grazie
allo slancio impresso dal tallone dietro. Bisogna colpire con
decisione. Senza tentennamenti. Sempre.
Ero bravo a baseball.
Non mi è mai piaciuto
però. È stato mio padre a insistere.
Così ho imparato: tutto
il peso si scarica in quell'unico colpo che devi infliggere alla
palla.
Ma i campioni non sanno
cosa si provi a sferrarne uno di seguito all'altro su un corpo di
consistenza eterogenea. Il fremito di paura iniziale si trasforma in
eccitamento e le scariche di adrenalina ti galvanizzano nello sfogo
della rabbia per anni repressa.
Volevo che smettessero di
urlare, mentre sentivo le loro ossa spezzarsi e gli organi
spappolarsi.
Erano i miei genitori, ma
avrebbero potuto essere quelli di qualcun altro. Davide ha ricevuto
entusiastiche lettere di ammirazione per il gesto compiuto.
Sì, Davide, il matto del
paese. Me l'ero portato dietro quel giorno. Come previsto hanno
scaricato la colpa su di lui e io ho intascato l'eredità.
L'officina meccanica, che
ho subito venduto e la villetta.
Erano persone dalle
vedute limitate i miei. Per loro la vita consisteva in lavoro, lavoro
e ancora lavoro per guadagnare denaro. Nulla di riprovevole in
quest'ultimo. Ho lasciato presto la scuola per il denaro. Nel ricco
nord-est gli imprenditori si procacciano la manodopera direttamente
nelle scuole professionali e quelli che non hanno voglia di studiare
colgono la palla al balzo.
Settecento euro al mese!
Si schiude l'indipendenza.
Poi arrivano i
diciott'anni e la macchina. E certo non si può comprare
un'utilitaria. Ci vuole un modello sportivo.
All'inizio mia madre ha
assecondato le mie richieste. Poi la grancassa di lamentele di papà
da sottofondo si è tramutata in baccano. Un insopportabile baccano.
A distanza di due anni
l'eredità si è consumata. Non immaginavo che un milione si
esaurisse così in fretta.
Ho contratto dei debiti.
Con gli strozzini.
Ho ancora la mazza.
Questa volta per difendermi.
Colpisco deciso.
La mazza si infrange
sulle loro spranghe di ferro e io non riconosco la mia voce nell'urlo
di dolore di ossa spezzate e organi spappolati.
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